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Segni dei tempi

È auspicabile che l’austerità prossima ventura influisca anche sul linguaggio parlato; ma al momento predomina - in questo come in altri ambiti - la smania di arricchire, di enfatizzare, di condire, o addirittura di sostituire parole ed espressioni che svolgerebbero benissimo il loro ruolo così come sono. Con esiti sgradevoli, buffi, o anche fuorvianti.

La fonte di questi mostriciattoli, che non sempre, per fortuna, contagiano il nostro parlare quotidiano, è la televisione nelle sue varie forme. Cominciando dalla pubblicità: nello yogurt non c’è più la frutta, c’è la vera frutta; e qualunque prodotto, dalle automobili ai cioccolatini, è esclusivo, anche se, evidentemente, aspira a vendite massicce. E annunciare che un programma televisivo verrà trasmesso esclusivamente su un certo canale è parimenti assurdo: vorrei vedere che due reti concorrenti proponessero, magari nel medesimo giorno, lo stesso film! È insomma il caso di un termine il cui impiego abusivo gli ha fatto perdere qualunque significato.

Altra sorgente feconda di bestialità sono i doppiaggi dei telefilm americani, dove l’emozione, il turbamento, la trepidazione, ecc. sono inevitabilmente tradotti in eccitazione, con una strizzatina d’occhio erotica che due volte su tre non ha senso. A ruota, sexy, che ha celebrato il funerale di sensuale, attraente, conturbante. Poi c’è l’onnipresente incredibile, utilizzato impropriamente per descrivere qualunque situazione appena appena piacevole, dimenticandosi che incredibile è un asino che vola, non vincere al Superenalotto, ché altrimenti nessuno ci proverebbe.

Ma il successo più clamoroso, ormai passato armi e bagagli dal teleschermo alle conversazioni private, è quello dell’assolutamente. Rispondere a una domanda con un semplice sì o no, in tempi di ingordigia lessicale, appare segno di modestia, di povertà, di conservatorismo. E allora, assolutamente sì o assolutamente no; che usati con criterio potrebbero essere rafforzativi, ma che, inflazionati come sono, non aggiungono assolutamente  nulla.