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Altro cemento sul Bondone

Francesco Borzaga

Presentato in pompa magna alla Fiera Internazionale Immobiliare di Monaco, approda ora sulla stampa trentina il megaprogetto elaborato da Patrimonio del Trentino spa, vale a dire della Provincia, per il grande lancio edilizio delle Viote. Si tratta di 83.000 mc. di nuovo cemento destinato, nei programmi, al più roseo avvenire. Si parla di alberghi, saune e massaggi e naturalmente residenze. Ci sarà perfino un edificio destinato alla valorizzazione del territorio. Il tutto per la modesta cifra di 36 milioni di euro; si cercano investitori.

Vorrei fare dell’ironia, ma provo rabbia. Dai tempi del compianto sindaco Nilo Piccoli fino agli attuali politici, il Bondone è teatro di ogni speculazione e i risultati si vedono. Davvero c’è bisogno di nuovo cemento? Abbiamo a Sardagna l’hotel Panorama, abbandonato e in disarmo, e più su l’ex colonia Degasperi, scatolone in disfacimento in balia di topi e vandali. Ecco Vaneze, desolato esempio di un turismo fallimentare, e sopra e sotto, su tutto il versante fino al Vason, una miriade di seconde case, per lo più perennemente chiuse. Col “Patto territoriale” si è finanziato una quantità di cemento, per costruire o ampliare alberghi. Quanti di questi sono ancora attivi e per quanti mesi? Quanti sono stati trasformati in residences?

Anche dall’altro lato del Bondone si contano i successi: parlo delle grandi terme di Garniga, destinate a figliare la grande speculazione delle Viote. Non ci sono abbastanza alberghi sul Bondone?

La piana delle Viote, con l’orto botanico, il biotopo e anche le casermette austriache, costituisce un patrimonio di straordinario valore. Per questo Walter Micheli, luminosa eccezione in un desolato panorama di mediocri, vi aveva collocato il Centro di Ecologia Alpina, per gestire e valorizzare questa ricchezza. Per avidità, cecità e probabilmente invidia tutto ciò è stato distrutto: la piana delle Viote dovrà seguire il destino del resto, ormai cementificato e distrutto.

Il programma presentato è molto ambizioso e generose le promesse. Ma mi perseguita lo spettacolo del nuovo lussuoso quartiere delle Albere, progettato da Renzo Piano. Una speculazione così, per la nostra Trento, basta e avanza.