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Gino Donè a Tuxpan: missione compiuta

Antonio Marchi e Roberto Massari
Il busto di Gino Donè a Tuxpan

Il 6 settembre 2015, in una trattoria di San Donà di Piave, ebbe inizio l’operazione che si è conclusa, con l’installazione del busto di Gino Doné a Tuxpan, in Messico, il luogo da cui partì il Granma e dove già c’erano le statue degli altri tre non-cubani membri della spedizione che diede il via alla rivoluzione cubana: il messicano Zelaya Alger, il dominicano Mejías del Castillo e l’argentino Che Guevara. Mancava il busto di Gino solo perché era ancora in vita quando furono fatte le tre statue. Grazie all’artista iesolano Carlo Pecorelli, che gratuitamente ha costruito la statua, e alla sottoscrizione volontaria (a Trento sono stati raccolti 1000 euro), si è raggiunto l’obbiettivo. Così, a Tuxpan, nel 60° anniversario dell’impresa, sotto un sole splendente e un caldo estivo, che faceva da cornice al museo del “Granma” dov’è raccolta tutta la storia di quella impresa (foto degli 82 partecipanti, carte geografiche, vestiti, diari, appunti di viaggio, ecc.), il volto sorridente di Gino fa ormai parte della storia dell’umanità resistente.

È stata una bella vittoria della Fondazione Guevara, che per due anni si è battuta contro ogni tipo di difficoltà, raccogliendo il denaro necessario a realizzare il progetto e vincendo odiosi ostacoli burocratici della dogana messicana. Ora il volto di Gino Doné guarda il fiume Tuxpan e di lì l’Oceano Atlantico, accanto agli altri tre non-cubani della spedizione di 82 combattenti che di lì partì 60 anni fa, il 25 novembre 1956.

La cerimonia ha coinciso nelle stesse ore con la notizia della morte di Fidel Castro, al quale è stato dedicato un minuto di silenzio.

La manifestazione si è svolta davanti ad un folto pubblico e con partecipazione molto sentita. Hanno parlato Emilio Zilli De Bernardi (console italiano a Veracruz), Víctor Caricabel (console cubano a Veracruz), Roberto Massari (presidente della Fondazione Guevara internazionale), Carlo Pecorelli (autore dell’opera) e una dirigente dell’Associazione di amicizia México-Cuba. Sono stati letti i messaggi inviati da Barack Obama e dalla Presidenza della Repubblica Italiana. Ha concluso la manifestazione la professoressa Diana González de Ruiz, in rappresentanza del sindaco di Tuxpan e di altre autorità municipali in parte presenti. Un tenore messicano ha cantato brani del compositore cubano Ernesto Lecuona e uno spettacolo di danza ha concluso questa giornata memorabile.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro (singole persone, l’Anpi, Utopia Rossa e ovviamente la Fondazione Guevara in Italia) che con il loro aiuto hanno reso possibile questo atto dovuto alla memoria del nostro amato Gino.

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