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QT n. 7, luglio 2023 Servizi

Riva del Garda si “manifesta”

In città serpeggia lo scontento, gli ambientalisti lo catalizzano.

Non è una manifestazione degli ambientalisti. È la città che prende voce”. Così Maria Elisabetta Montagni, del Coordinamento Ambientalisti dell’Alto Garda e Ledro, spiega il senso della protesta cittadina organizzata il 1° luglio a Riva del Garda.

Gli ambientalisti hanno solo raccolto lo sconcerto di tante parti della città che non si sentono ascoltate dall’amministrazione comunale e che vedono Riva governata come se non ci fosse una visione. Ognuno lavora a compartimenti stagni, con visioni vecchie o incompetenti. Ma la nostra è una città dal tessuto vasto e complesso che non può permettersi di essere guidata in modo improvvisato”.

Montagni racconta che è bastato buttar lì una proposta a vari settori, anche economici, della città per trovare un grande consenso all’idea di rendere evidente lo scontento che serpeggia nella perla del Benaco.

C’è la giunta comunale sul banco degli imputati, ovviamente. Non solo per le scelte urbanistiche e ambientali (di cui da tempo vi raccontiamo) ma anche per altre che incidono la carne viva della città: come l’idea di far sloggiare la società Benacense dalla sua sede ultracentenaria, quel campo da calcio in riva al lago con la sua tribuna - opera architettonicamente protetta - che fa parte dell’identità storica di Riva.

I partiti, sottolinea Montagni, sono stati esclusi dalla partecipazione perché “è un momento di espressione della comunità”. Ma questo non vuol dire che la manifestazione non sia politica. Anzi. Basta guardare la lista delle parole d’ordine elencate nel manifesto: si parla di urbanistica, verde pubblico, problema casa, mobilità, scelte di politica commerciale.

Le “firme” dell’iniziativa sono parecchie: il Comitato Salvaguardia Area Lago, l’associazione Pinter “Amici del Museo”, Slow Food, gli Amici della Sarca, il WWF, Ledro Inselberg, Il Comitato Sviluppo Sostenibile, l’Associazione Sos Altissimo di Nago, Rotte Inverse, la Mnemoteca, gli Amici della Terra, L’Assemblea Parco della Libertà, il Comitato Salvaguardia Olivaia, il Gruppo famiglie di Varone e anche Questotrentino. Per noi l’invito, che ci ha fatto molto piacere, ad essere tra i promotori è il riconoscimento di aver seguito con attenzione le vicende rivane di questi ultimi mesi. Vicende di cui dovremo parlarvi certamente di nuovo, visto l’ormai sicuro arrivo del commissario al Comune, come vi diciamo qui sotto.