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QT n. 4, 24 febbraio 2001 Servizi

E i partiti si innervosirono

La nuova associazione “Costruire Comunità” rompe gli schemi dentro il centro-sinistra; e i partiti reagiscono. Intervista a Mauro Bondi (segretario dei Ds).

Che la presentazione della nuova associazione "Costruire Comunità" non fosse un avvenimento rituale, ne avevano la percezione i presenti, che stipavano la sala del Centro Santa Chiara. Ma la percezione è diventata dato di fatto nei giorni seguenti, quando i partiti del centro-sinistra hanno incominciato a rilasciare tutta una serie di dichiarazioni nervose o apertamente ostili, quando non minacciose. Fatto a prima vista incomprensibile. Ma come? Un’associazione che si propone di agitare un dibattito politico-culturale, esplicitamente nell’ambito del centro-sinistra, viene immediatamente posta sotto accusa da quegli stessi partiti? Che usualmente ignorano questi avvenimenti, o li guardano con paterna benevolenza?

Walter Micheli, già vicepresidente della Giunta Provinciale, oggi promotore di "Costruire Comunità".

Il fatto è che Costruire Comunità ha toccato un punto dolentissimo: il bilancio disastroso della giunta Dellai.

"Il 2000 è stato un annus horribilis per la comunità trentina" - ha dichiarato Walter Micheli nella sua relazione d’apertura.

"Ho votato e fatto votare il centro-sinistra; e ne sono stato umiliato, come cittadino, quando ho visto comportamenti pratici antitetici ai programmi e ai propositi" - ha sconsolatamente denunciato Luigi Casanova, ambientalista di Fiemme e Fassa.

Rincara la dose, qualche giorno dopo, Franco de Battaglia in un editoriale dell’Alto Adige: la giunta Dellai ci pone di fronte "al problema di trovare il modo di come superare la vergogna, di fronte a certe notizie, di essere trentini".

Ipartiti di centro-sinistra non l’hanno presa punto bene. Inizia Dellai, che attacca frontalmente Costruire Comunità bollandola con il termine di "sinistra antagonista" (usualmente riservato a Bertinotti e Centri sociali). Rilancia Iva Berasi, assessore verde all’ambiente, che addirittura addossa a Walter Micheli (promotore di Costruire Comunità e assessore all’ambiente dieci anni or sono) la responsabilità di fondo degli impianti della Jumela: "E ora - aggiunge - vorrebbe essere accreditato come il guru dell’ambiente" (ma evidentemente Micheli qualche ragione ce l’ha, visto che il giorno dopo gli ambientalisti lo difendono a spada tratta, ricoprendo la Berasi di contumelie).

Infine per i DS, dopo una strana chiamata in correo della capogruppo Wanda Chiodi ("A questi signori dico che sono ben rappresentati in Giunta") e una puntata del segretario Mauro Bondi ("Si collocano in un filone della sinistra un po’ elitario"), arriva la bordata di Giorgio Tonini, a Roma speaker di Veltroni: "E’ la sinistra che si fa del male", "massimalista", contenta di "una possibile sconfitta alle elezioni", che non tiene conto della necessità di allearsi con il centro (di cui sembra avere l’esclusiva la Margherita) e di coniugare ambiente e sviluppo (rappresentato quest’ultimo ancora dalla Margherita).

Infine ritorna Wanda Chiodi, con una difesa a spada tratta ed encomi della Margherita e di Dellai, d’improvviso ritornato "il nostro leader"; e anche lei riprende la contrapposizione tra ambiente e sviluppo (ma non ci avevano detto che era una cosa superata?) e l’accreditamento alla Margherita del monopolio delle ragioni dello sviluppo, evidentemente individuato in imprese - finora dalla sinistra ritenute non solo dirompenti, ma anche arretrate e fallimentari - come la società Buffaure, la PiRuBi, l’aeroporto, ecc.

Di queste dinamiche parliamo con Mauro Bondi, segretario provinciale dei Democratici di sinistra.

Mauro Bondi, segretario provinciale dei Ds.

"Nego che da parte mia ci siano reazioni nervose o addirittura ostili a Costruire Comunità. Che io valuto per quello che i firmatari dicono: non è né la costruzione di un nuovo partito, né un nuovo soggetto politico. Prendo atto che è un’iniziativa che affianca i partiti, non si pone contro di essi. Anzi, rispetto a chi si propone di animare il dibattito politico culturale in Trentino, non si può che esprimere un giudizio positivo; a maggior ragione poi se si valuta la composizione della sala che ha lanciato l’iniziativa, le storie personali, le intelligenze rappresentate.

Può essere nato un equivoco dal fatto che alcuni interventi sono stati durissimi nei confronti della Giunta provinciale, e allora…"

Equivoco? A me sembra il Dna dell’associazione, che nasce dalla convinzione che negli ultimi anni la conduzione politica abbia consumato uno strappo rispetto alla nostra comunità…

"Se è così, si limita l’attività dell’associazione, assegnandole un oggetto ristretto. Ma vengo al merito della questione: la Giunta provinciale ha avuto alti e bassi; non credo sia condivisibile il giudizio di una prevalenza degli aspetti negativi, com’è avvenuto in quell’assemblea. Eppure in quella sala erano presenti segretari di partito (Nardelli per Solidaritetà e Marchesi per la Rete, n.d.r.) e poi il vicepresidente della Giunta Pinter e il consigliere di maggioranza Passerini: se non è venuta una richiesta di dimissioni della Giunta, è perché ne è stato dato sì un giudizio critico, ma non drasticamente negativo."

Questo mi sembra un discorso burocratico: il senso di un’assemblea non può venire né dalla non presentazione di una mozione di sfiducia, né dall’atteggiamento di un paio di persone su 200, alcune delle quali, l’assessore Pinter, in evidente imbarazzo…

"Io invece deduco che se l’assemblea non ha presentato alcuna richiesta di dimissioni della giunta, il suo obiettivo non è di farla cadere, ma di darle un sostegno critico, magari molto critico. E’ gente che si riconosce nel centro-sinistra, che si batte contro il centro-destra, e allora questo impegno pur critico non può che essere apprezzato. Se fossi stato lì al posto di Pinter, non avrei parlato con imbarazzo: avrei rivendicato con orgoglio quanto fatto da questa giunta."

E quali sarebbero le cose da rivendicare?

"I tre atti di indirizzo rimangono tre atti importanti; e anche nelle specifiche realizzazioni immagino che il conto finale sia positivo…"

Dove è positivo?

"Sul tema urbanistico-ambientale spetta a Pinter parlare. Il fatto è che in una giunta di coalizione si deve dare un giudizio positivo sul complesso; a suo tempo anche Micheli ha avallato singole decisioni negative, così come anch’io nella giunta Andreotti 2 di cui facevo parte."

Lei è il segretario di un partito che sostiene la giunta: ripeto, quale è la parte positiva dell’attività della Giunta Dellai?

"Punto primo: al di fuori del Trentino se ne dà un unanime giudizio positivo, il che vuol dire qualcosa. Punto secondo: recenti sondaggi hanno rilevato come una parte degli elettori, in particolare di quelli di centrosinistra, sono convinti di vivere in una zona particolarmente favorevole, con elevata qualità della vita; e quelli che sono convinti del contrario, sono gli elettori del centro-destra: proprio perché vorrebbero più deregulation, meno tutele. Infine, terzo argomento, l’alternativa sono i Gubert. Poi, se volessimo usare la lente di ingrandimento, sono d’accordo, potremmo vedere diverse cose che non vanno…"

Mi sembra di rilevare una certa difficoltà a individuare aspetti positivi di questa giunta. E la percezione del Trentino da parte degli elettori, non è un discorso dovuto ai risultati del passato? Mentre i DS in campagna elettorale sostenevano che il problema è attrezzare il Trentino per il futuo?

"Su questo fronte l’attuale Giunta è un cantiere aperto, valutiamola a lavori conclusi."

Però dopo due anni un bilancio si può fare, e vedere in quale direzione si sta andando: Costruire Comunità vede i sostegni a imprese clientelari, fallimentari, distruttive come la Società Buffaure e la PiRuBi; oppure, aggiungiamo noi, le false privatizzazioni come Informatica Trentina, che gira e rigira finisce nelle mani dell’amico di Dellai Schelfi…

"Che ci siano aspetti molto discutibili sono d’accordo. Allora risistemiamo, raddrizziamo la casa. Ben vengano la Sat e Costruire Comunità a far presenti questi aspetti. Il problema però è che esiste un’altra parte del Trentino, che è scontenta, perché vuole la PiRuBi, la deregulation sul lavoro, sull’ambiente, per non parlare dei docenti controllati, delle politiche dure verso gli immigrati, eccetera. Questi vorrebbero una casa del tutto diversa dalla nostra."

Ma l’insoddisfazione non nasce dal fatto che non è quella progettata, la casa che si sta costruendo? Non è perché lo stesso presidente propaganda l’altra casa?

"E’ vero che c’è scontento presso la sinistra; ma ce n’è altrettanto presso i militanti della Margherita che ritengono la Giunta appiattita sui DS. Il fatto è che i militanti enfatizzano le differenze; ma gli elettori, il popolo dell’Ulivo ha un’altra percezione, vuole che le due parti si mettano d’accordo, non vuole che litighino."

Quella che è emersa non mi pare sia questione di militanti, né di sinistra. Tali non sono né la Sat, né la Società di Scienze naturali, né un editorialista moderato come Franco de Battaglia; eppure tutti hanno espresso delle critiche argomentate e durissime alla Giunta.

"Questa è militanza culturale. La maggioranza degli elettori non partecipa a questi dibattiti, e chiede l’unità. Stiamo attenti a non diventare troppo elitari. Se le elezioni fossero riservate a chi ha la laurea, o un certo reddito, l’Ulivo stravince. Il problema invece è per esempio con gli operai, per i quali l’ambiente non è un valore fondamentale."

Non capisco. La Sat e la Società di Scienze sono il centro della società; e voi gli rispondete ‘Arrangiatevi’, perché per voi il centro sono i Grisenti (assessore al lavori pubblici, accanito cementificatore, n.d.r.) ed è con loro che intendete rapportarvi?

"La politica è sintesi. Continuare a sottolineare le cose che non vanno è positivo se si tratta di trovarvi i rimedi. L’assemblea di Costruire Comunità era fatta di cosiddetti opinion leaders, che sono importanti, ma non rappresentano la generalità degli elettori. Io incontro gente che si raccomanda: tenete duro, perché dall’altra parte c’è una destra che fa paura."

Per combattere la destra, non è che invece di puntare sulla sua impresentabilità, dovreste puntare sui vostri risultati? Soprattutto dal momento che siete al governo...

"Ripeto: i risultati ci sono. Pur con mille cose che singolarmente possono essere discutibili, il bilancio nel suo insieme è senz’altro positivo."