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I lettori di QT ricorderanno il reality show trentino, voluto dall’Assessore Panizza, familiarmente conosciuto come “La Vacàda”. Nel mese di giugno altri quattro protagonisti sono entrati in gioco, tra i quali un noto personaggio politico:

Matteo, 29 anni: sociologo, laureatosi con una tesi su “I riflessi sociali dell’introduzione del gusto puffo nelle gelaterie tra il 1998 e il 2001”. Disoccupato per scelta, ha deciso di non intraprendere nessun lavoro che non corrisponda perfettamente al suo profilo professionale. Meglio conosciuto come “quel del spritz”, partecipa a “La Vacàda” perché non sopporta più la madre che lo costringe a pulire ogni settimana la sua cameretta con “Swiffer il cattura-polvere”.

Francesca, 32 anni: insegnante precaria di tedesco, è stata assunta part-time in nero da un assessore della giunta Dellai amante dei cappelli piumati per dargli ripetizioni di lingua. A causa degli scarsi risultati dell’allievo (dopo tre mesi di lezioni coniugava ancora il verbo essere come un alcolizzato: ich pin, du pez, er lares...), è stata licenziata. Ha deciso di partecipare a “La Vacàda” in alternativa alla frequentazione del Punto d’incontro di Don Dante Clauser.

Ion, 41 anni: camionista di origini moldave, lavora e vive a Trento da alcuni anni. Condivide con altri sei connazionali il sottotetto di una mansarda affittato da un’anziana trentina a 1.000 euro al mese. Lavora in nero oltre l’orario perché altrimenti “verrà cacciato a calci in culo”. Ha deciso di partecipare a “La Vacàda” perché da quando gli è scaduto il permesso di soggiorno non si fida di quel gruppo di ragazzi vestiti di verde che ogni notte gironzola sotto casa.

Remo, 48 anni: svizzero di nascita, è finito a lavorare in banca in val del Chiese. Alla guida di un’orda di lanzichencchi, ha messo a ferro e fuoco il congresso di un partito sedicente di sinistra, diventandone ben presto: segretario, lìder maximo, assessore, vicesindaco, direttore generale, custode del tesoro della Giovani Querce e depositario del terzo segreto di Fatima Berlinguer. Inspiegabilmente scaricato dai suoi poco prima delle elezioni provinciali, ha sofferto molto. Ha deciso di partecipare a “La Vacàda” perché l’ha scambiata per il congresso fondativo di un nuovo partito.

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