Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca
QT n. 6, giugno 2011 Servizi

Il contadino rassegnato

Cantina LaVis, lo scambio sottaciuto: se state buoni vi salveremo. La cooperazione di Schelfi sempre più in basso.

La Cantina LaVis

Doveva essere un’assemblea tranquillizzante quella del 20 maggio alla Cantina LaVis. Il commissario Marco Zanoni si dava da fare: presentava in pompa magna Sandro Pancher, presidente di Promocoop che portava un milione di prestito (ma su almeno 85 di debito è una goccia nel mare); ventilava gli importi che si dovrebbero ricavare vendendo il terreno di Casa Girelli a un immobiliarista che ci potrebbe realizzare una ghiotta speculazione (ma il terreno urbanisticamente è ancora area produttiva, perché mai tutta la plusvalenza da cambiamento a residenziale dovrebbe andare al pescecane di turno?); presentava come ricco regalo ai soci la possibilità di usufruire, loro e famiglia, di uno sconto del 15% su improbabili pranzi e pernottamenti all’agritur stellato di Maso Franch (una delle tante dementi avventure che ancora gravano sui bilanci della cantina); annunciava i prezzi delle liquidazioni per la prossima vendemmia, 61,75 euro a quintale, meglio dello scorso anno ma sempre molto meno di quanto paga la confinante cantina di MezzaCorona; proponeva di avviare la separazione del reparto mele, con la creazione di una seconda cooperativa distinta, presentando l’operazione come un momento di razionalizzazione aziendale (in realtà i melicoltori, della LaVis non si fidano più, e vogliono abbandonare la barca pericolante).

Il commissario Marco Zanoni

Mentre Zanoni si dava da fare per comunicare serenità (“il peggio è passato”), i 500 contadini in assemblea ascoltavano assorti, desiderosi di potergli credere.

Poi interveniva il socio rompiscatole, con tutta una serie di articolate contestazioni, trascritte anche su un volantino distribuito in precedenza. I dati del conto economico erano presentati solo a voce: come si poteva deliberare consapevolmente senza essere stati messi in grado di studiarli con calma? Perché il commissario si ostina a non rendere pubblica la documentazione sull’acquisto di Casa Girelli, sui rapporti con la finanziaria Isa, sui contratti con le società di commercializzazione che creano passivi milionari ogni anno? Perché vengono tenuti ai posti di comando i manager responsabili di tutti questi affari sballati?

Il socio poi allegava e consegnava al Commissario uno sconcertante documento: una fidejussione contratta dalla LaVis in favore della finanziaria ISA, dalla quale risultava che la finanziaria del vescovo non si accollava alcun rischio, mentre la cantina le garantiva, in ogni caso e a carico dei soci, un profitto spropositato. Il socio chiedeva lumi sull’autenticità dell’incredibile documento.

Zanoni, per tutta risposta, si comportava male, molto male. Aveva iniziato impedendo al socio di distribuire l’intervento all’interno della cantina, e costringendolo quindi a volantinare all’ingresso, come un militante di Lotta Comunista. Poi gli impediva di parlare dall’apposito palchetto (“per farmi domande basta che stia al suo posto”).

Ma come? I soci non possono dibattere tra loro in una loro assemblea, o devono solo rispettosamente inoltrare domande al dirigente? Insomma, il commissario si comportava da autentico padrone del vapore, a ribadire ancora una volta la cruda realtà: la cooperativa non è dei soci, come predicano i papaveri durante i troppi convegni, ma della casta dei boss e manager, il socio è carne da cannone.

I soci all’ingresso

All’intervento critico seguiva a ruota uno di sostegno del commissario: “I dati che ci ha fornito io li ho capiti, non c’era nessun bisogno che li consegnasse prima... dobbiamo tutti avere fiducia...”. L’assemblea aveva accolto con un applauso molto forte, ma anche molto minoritario l’intervento del contestatore; accoglieva con un applauso contenuto, ma ampio, il supporter del commissario.

A questo punto Zanoni si rilassava, e diventava ecumenico: “Sono stati due begli interventi, che ho apprezzato...” E si guardava bene dal rispondere alle domande che gli erano state poste.

L’assemblea

I contadini ascoltavano in silenzio. Alcuni - pochi, molto pochi - ogni tanto scuotevano la testa; la stragrande maggioranza era assorta. Il male minore. La riduzione del danno.

Si rendevano conto di essere stati turlupinati da una dirigenza che aveva inseguito strampalati sogni di gloria personale. Ma a questo punto diventavano napoletani... scurdammoce ‘o passato. Per uscire dalla crisi, si deve sperare nel potere politico. Dellai ha già iniziato a dare una mano (acquisto da parte della Pat di Maso Franch a prezzi molto generosi) e altro ancora potrà dare; ma è chiaro quello che, attraverso il commissario da lui nominato, vuole in cambio: che gli scheletri restino nell’armadio, che i rapporti con la finanziaria del vescovo restino tabù, che il direttore Peratoner, primo responsabile del disastro, non venga allontanato. E i contadini si adeguano.

La cooperazione

Assemblea della Cantina LaVis

La vicenda della LaVis a noi sembra molto grave. Indica un latente corrompimento della cooperazione.

Il movimento cooperativo si vanta di essere fatto di imprese che coniugano finalità sociali e capacità di stare sul mercato. Questa vicenda invece racconta un’altra storia: quella di uno staff dirigente che non san stare sul mercato, che cerca la propria strada attraverso pelosi rapporti con la politica e con i poteri forti (la finanziaria del vescovo che beneficia di incredibili favori). E che poi dalla politica, cioè dai soldi della collettività, di tutti noi, viene salvata.

A che serve una cooperazione siffatta? Se questo modello si espande, non è tutto il movimento a perdere credibilità? Perché mai dovrebbero essere i cittadini a pagare il conto di un sistema viziato in partenza?

Perché - attenzione - questa commistione di interessi che diventa autentico conflitto, si riproduce agli stessi massimi vertici della cooperazione. Il presidente della Federazione delle Cooperative, Diego Schelfi, oltre ad essere sodale di Dellai (non è una colpa), viene dalla presidenza di Isa, di cui è ancora consigliere di amministrazione. Quando una cooperativa come LaVis intrattiene rapporti sospetti, perniciosi per i soci, con Isa, il presidentissimo Schelfi, da che parte sta?

In un altro caso, quello dell’ex-Italcementi, da che parte Schelfi stia è chiaro. Come presidente Isa aveva acquistato il terreno e poi, a prezzo ovviamente maggiorato, lo aveva rivenduto a Diego Schelfi presidente della Federazione Cooperative; e ora, a prezzo ancora maggiore, lo rivende alla Provincia, cioè a Dellai. Qui non c’è alcun conflitto di interessi: Isa, Coop e Pat, il giro di amici e amici degli amici, agiscono concordi: nell’intascare i soldi di tutti.

Ma appunto: in discussione è la credibilità della cooperazione. Che con questo andazzo rischia di trasformarsi, da elemento propulsore in concrezione parassitaria.

La cosa incomincia a essere palese. E indigesta. Al punto che Diego Schelfi, dato fino a un anno fa in pole position alla successione di Dellai, è uscito dal novero dei candidati causa tracollo di popolarità. E invece è diventato candidato a succedere, ancora, a se stesso: a via Segantini stanno impostando una variazione allo statuto per prevedere una deroga al limite dei mandati che attualmente gli vieterebbe la rielezione.

Lui, sereno ha avuto il coraggio di affermare: “Io della deroga non ho intenzione di avvalermi!” Insomma, i suoi galoppini si darebbero tanto da fare solo per favorire, tra dieci anni, l’attaccamento alla poltrona del successore...

Non fanno neanche ridere. E trascinano nel discredito l’insieme del movimento cooperativo.

Parole chiave:

Articoli attinenti

In altri numeri:
Al contadino non far sapere...
LaVis, la cantina e la nomenklatura
A rischio di regime
Schelfi: santificato e trombato
La Vis: qualche domanda
LaVis: quello che il commissario non spiega
Il Commissario dal naso lungo
Schelfi 4, la tristezza
Contadini: tristezza e rabbia

Commenti (34)

Che sia finita?

Come volevasi dimostrare

Kris

Ridondanza di affermazioni ridicole che acuiscono una situazione ridicola.. non faccio lo struzzo ma nemmeno il pagliaccio (x fortuna mia). Grazie a Dio ho altre cose da fare nella vita... è venerdì, andate a divertirvi va là... se vi divertite con qst cose siete davvero a posto :-) buon weekend !

Che sia finita?

Mitico Kris!
Incollato al computer come una cozza allo scoglio

x Kris

rispetto la tua volontà di non leggere QT, libera scelta, non condivido la tua affermazione, per parlare "del rispetto degli altri" occorre leggere ed essere certi manchi di rispetto verso qualcuno.
fino ad ora ho letto che hai chiesto a QT di cancellare una fotografia che involontariamente ti riprende, immagino hai dato i tuoi dati e ti sei presentato come soggetto ripreso contro la propria volonta, diversamente come si fa a sapere che dici il vero ? qui chiunque può scrivere "castronerie" ma ritengo che in privato occorre presentarsi per dire quello sono io e non ci dovevo essere, per piacere cancellatemi.
se non si fa cosi la mancanza di rispetto forse non è di QT ma da chi pretende qualcosa senza dire chi si è.
per quanto ho letto finora , non risulta che QUESTO TRENTINO abbia mancato di rispetto aqualcuno, forse verso personaggi pubblici ha calcato la mano sempre nel rispetto dei reciproci ruoli.
naturalmente è quello che penso io.
ogni tanto leggere fa bene.
come leggi i post, qualcuno ha del sarcasmo.
BUONA LETTURA non fare come gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia ... affronta la realtà.

Kris

NO, COME GIà DETTO (memoria corta? ho salvato la pagina per riproporla se serve) mi han riconosciuto e segnalato di essere presente in un immagine su internet..

che sia finita?

No, Kris non legge QT!! E' capitato nel suo sito per caso, mentre andava per funghi!
Che buontempone!

Kris

..non prendertela.. non leggo QT (come già detto) e visto il rispetto che ha x gli altri credo proprio non inizierò oggi...

bentornato

.....
meno male che Kris c'è....
.................................................
a proposito Kris, al di la della tua legittima richiesta (nel momento in cui la fai nelle forme consone direttamente alla redazione di QT), visto sei stato involontariamente ripreso alla riunione assembleare della Cantina LaVis , facile sei un socio, cosa ne pensi dell'inchiesta giornalistica di QUESTO TRENTINO e dei risultati dell'Inchiesta della Procura.
Ti sei fatto delle idee ?
Buona giornata

Kris

Non si preoccupi.. ci sono..

Che sia finita?

Toh! Improvvisamente Kris s'è calmato e non adisce le vie legali!

Kris

..il concetto di privacy a qualcuno non entra proprio in testa.. tanto meno quello di buon senso.. io non sono un "buon tempone" (sto solo attendendo di avere tutte le informazioni x saper come meglio muoversi) e la figura "un pò così" non la sto facendo io.. Contenti voi..

x l'ipotetico "KRIS"

resto in attesa che il buon "Kris" si faccia riconoscere dalla redazione, cosi finisce questa querelle senza significato ... salvo questo "Kris" non sia un "bontempone" e voglia solo prendere in giro le persone che onestamente lavorano.
Informo che le autorità competenti hanno i mezzi per raggiungere l'eventuale "bontempone"
Su coraggio chiudete questa noiosa querelle x

ettoreparis

Per chiarezza dovuta ai frequentatori di questo blog, riporto la mail inviata a Kris, nella mia qualità di direttore responsabile di QT e di questo sito.
"Egregio Kris
Riteniamo corretto il suo desiderio di non apparire nella foto, esagerata la pretesa di eliminare l'intera foto. Tanto più che noi non sappiamo chi lei sia, se effettivamente è una persona che appare nella suddetta foto oppure un buontempone.
Perciò la invitiamo a farci avere una sua richiesta di cancellazione della sua immagine con il nome in calce e corredata da documento di identità con foto riconoscibile. Nel qual caso provvederemo all'oscuramento della sua immagine. Se questa nostra proposta non la soddisfa, provveda pure ad allertare i suoi legali.
Ettore Paris"

Kris

Chi sia io non è affar suo. Come non è affar mio discutere di quello che scrive QT (cosa che non ho fatto minimamente). Stanno utilizzando un immagine dove sono riconoscibile senza liberatorie e con un mio chiaro esplicito veto, reso pubblico e tra l'altro condiviso da altre persone, mi pare. 15 giorni per l'intervento del Garante che giudicherà il vostro operato, e farà le azioni che ritiene corrette, a nrma di legge. L'unica sconfitta è del buonsenso e del comune senso e limite tra diritti della persona e libertà di stampa. In questo caso, purtroppo, il buon senso sembra proprio venire a mancare. Ritengo qualcuno necessiti un ripasso.

Il punto e'

che per oscurarlo bisognerebbe sapere chi e'. Per scoprire poi che e' un dipendente della la vis che e' arrabbiato per quello che qt scrive.

polemica sterile

Che polemica sterile , da entrambe le parti ! Se il sig. Kris si è riconosciuto in una foto , non vuole essere su internet e chiede di essere oscurato, accontentatelo ! Lasciamo perdere il fatto che dal punto di vista dei cavilli legali legati all'esercizio della professione giornalistica avete ragione, se non vuole apparire avrà le sue ragioni e fine !

Kris

Anche il garante della Privacy è d'accordo con me. Hanno 15 giorni x toglierla prima dell'intervento del Garante. Salvo poi miei richieste danni per altre vie. Per la cronaca (perchè non succeda ad altri e non vi sia falsa informazione): non è necessario si veda il volto. Basta che si sia riconoscibili. E a me la foto è stata portata a conoscenza da chi mi ha riconosciuto. Anche il fatto che si sia scattata la foto al Colosseo: se richiedo la rimozione perchè riconoscibile la foto deve essere rimossa.

Non capisco

curiosità soddifatta, risposta esadiente e convincente....
Bravo hai ragione mi hai convinto io voto Kris come ha fatto anche dubbioso per cui siamo 2-0.

Kris

Semplicemente non voglio comparire in nessuna foto su internet (se non con mia implicita o esplicita autorizzazione, di sicuro NON CON ESPRESSO DIVIETO). E' una cosa così strana? Non sono accanto a nessuno x cui abbia da essere infastidito, non è l'affiancamento al nome di La Vis,amministratori, soci o la testata che pubblica la foto il problema. E' la mia immagine e privacy di cui sento essere derubato. Poi per cosa? Cosa ci vuole per sostituirla? 2 click? E' vitale per la comprensione dell'articolo? Non è nemmeno una foto dell'assemblea di cui si parla. Non mi da fastidio il fatto che QT esprima un opinione ed eserciti la libertà di stampa, quanto invece che non rispetti il diritto alla privacy di qualcun'altro che ha tutto il diritto di farlo notare e far rispettare.

dubbioso

credo che il sig. Kris abbia ragione a chiedere che venga reso non riconoscibile il proprio volto. Credo anche che si potrebbe chiudere qui il dibattito e tornare a discutere e verificare la situazione della Cantina. Le ultime news danno in difficoltà anche Girelli nonostante l'alto numero di bottiglie fatto ed il fatturato stellare...
A proposito il bilancio .... c'è..??? Il nuovo staff della lavis è riuscito a metterlo insieme ...?
Mi pare che molte altre Cantine lo abbiano già presentato ...

Non capisco ops

scusate il mio italiano è penoso ....

Non capisco

Io non dovrei intervenire in quanto semplice lettore di giornali lacali (tutti dall'Adige al Trentino a QT ecc) e anche socio LaVis, per cui se Kris o la redazione di QT mi rispondono male del tipo "ma fatti i c...i tuoi" comprendo metto via e porto a casa.
Ma qual'è la forma di lesione della foto? non riesco a capire:
- perchè sei sul giornale QT?
- perchè ti hanno messo accanto al nome della Cantina LaVis?
- Perchè nella foto appari vicino a ex-amministratori LaVis?
- perchè ti hanno messo vicino alla foto di Zanoni?
- o cos'altro.
Sono come le comari curioso.....

Kris

Non me ne intendo di regole. Ci sono persone che ho contattato che andranno a fondo delle regole del caso. So che comunque mi sento leso da quella fotografia ed è un mio DIRITTO segnalarlo. Come dovrebbe essere un vostro DOVERE in quanto giornalisti COMPRENDERE determinate richieste. Quanto all'anonimato è un'altra forma per difendere la privacy e cmq io ho scritto alla vs redazione da un indirizzo e-mail al quale (se aveste avuto un minimo di attenzione e interesse per i diritti altrui) avreste potuto rispondere. l'INDIRIZZO è http://www.questotrentino.it/qt/?aid=12175 della pagina in cui presenzia la foto. L'indirizzo della FOTOGRAFIA DA RIMUOVERE E' http://www.questotrentino.it/2011/06/lavis36b.jpg

webmaster

per Kris, lei che è così attento alle regole saprà che non si possono tenere in considerazione richieste come la sua fatte anonimamente a commento di un articolo, tanto più che non ha inserito l'indirizzo e-mail dove poterla contattare.
Scriva alla redazione, trova l'indirizzo in ogni pagina del sito, nella quale dice il suo nome e cognome e dove compare nelle fotografie. Sarà nostra premura oscurare il suo volto.

Kris

... tra l'altro che lei scriva per QT di "scandali" o altro non mi interessa.. non mi interessava la vostra attività finchè non mi hanno segnalato di questa fotografia.. potevate scrivere per l'Adige, il Trentino o qualunque altra cosa. La reazione sarebbe la stessa. Non voglio comparire in quella o altre fotografie su internet, e ne richiedo la rimozione, ritenendola una lesione del mio diritto alla privacy. Lo scrivo un'altra volta a chiare lettere così tutti possano prenderne nota e tirare le loro conclusioni. Tra l'altro una persona "mediamente intelligente" avrebbe risolto la cosa semplicemente sostituendo la foto e comprendendo una legittima richiesta , fatta inizialmente in via amichevole, con una mail alla vs redazione. Non credo che quella fotografia serva particolarmente x comprendere l'articolo. O forse si ?

Kris

semplicemente non voglio essere ritratto in nessuna foto su internet (non merito tanta attenzione) tra l'altro non sta a lei sindacare sui motivi x cui io o chiunque altro voglia o non voglia esser ritratto in una foto su internet. Notare bene che l'evento NON era pubblico (ma limitato ai soci e a pochi altri invitati), e il luogo nel quale è stata scattata la fotografia (essendo dietro le barriere dell'ingresso) anche NON è pubblico ma di una cooperativa sociale. Quindi è in doppio errore. Tutte cose che verranno evidenziate a chi di dovere.

x kris

qual'e la causa di questa sortita?
il fatto che dica ad amici e conoscenti peste e corna della Lavis e di chi la dirige e poi partecipa alle riunioni e plaude all'operato degli stessi ??
.......................................
il fatto la fotografia non rispetta il suo reale aspetto e lo "mostra" come il MOSTRO ?
.......................................
altro ?
parliamone ...
.................................................
devo dire mi ha incuriosito questa sortita di non vedersi fotografato.... guardi bene, IMMAGINO la foto non aveva alcuna intenzione di riprendere LEI..... caso fortuito ... e adesso .... di solito chi ha un attegiamento tipo il suo, sembrerebbe abbia qualcosa da nascondere.... chissà cosa ....
--------------che fà ce lo racconta ?

FRANZ

x kris
...complimenti per il tempismo. Se aspetti ancora un pò ad inventarti qualche accusa... Proprio quando ormai lo scandalo è ufficiale grazie a QT !!!

per Kris

Ritrarre una persona in pubblico
Nessuna norma vieta questa attività; è perfettamente lecito fotografare una persona in pubblico. Per la pubblicazione della foto, però, entrano in gioco gli art. 96 e 97 della legge 633/41 (e successive modifiche) sul diritto d’autore: il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa, salvo i casi in cui la riproduzione di un’immagine è giustificata dalla notorietà o dall’ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.
Va però specificata una cosa: pubblicare la foto di una persona in un luogo pubblico non è possibile se la persona costituisce il soggetto della foto. Infatti, si parla negli articoli citati, di “ritratto”. È quindi possibile pubblicare la foto solo se la sua presenza è incidentale e se non si tratta di un ritratto. In caso contrario, occorre un’autorizzazione. Diverso è il caso in cui la persona non sia visibile in volto. Si può pubblicare senza problemi se la persona non è riconoscibile.
In tutti i casi, se una foto comprende delle persone, e la medesima non rientra nel termine di “ritratto”, la foto può essere esposta o pubblicata se non reca pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona (art. 10 Codice Civile).
In altre parole, se si fotografa il Colosseo e tra i turisti – che non sono di certo oggetto d’interesse della foto e che non influiscono nel contenuto dell’immagine – c’è una persona che si mette le dita nel naso… allora è meglio non pubblicare quella foto.

Kris

Ho contattato Altroconsumo. Il prossimo è l'assicuratore della tutela legale.

Kris

Richiedo la rimozione della foto intitolata "i soci all’ingresso e durante la discussione" in cui compaio , fatto MOLTO fastidioso. Non mi risulta aver firmato ne autorizzato nessuna liberatoria o dichiarazione di rispetto della privacy : sono pertanto a richiedere che tale immagine venga rimossa IMMEDIATAMENTE , pena denunziare il fatto ai miei legali, alle autorità garanti della privacy, l'ordine dei giornalisti e Altroconsumo (di cui sono socio), per violazione di privacy e utilizzo immagini senza autorizzazione delle persone ritratte.Vi invito altresì a prestare maggiore attenzione alle immagini che pubblicate e utilizzate , soprattuto se non scattate in luogo pubblico.

fabrizio

Il terreno su cui è situata Casa Girelli non sarà venduto fino al 2014. Nel 2009 è stata fatta una rivalutazione degli immobili. Ciò prevede un vincolo che impedisce la vendita degli stessi prima di 5 anni; pena il pagamento delle tasse risparmiate...

Ettore Paris

Certo, un socio può sempre rassegnare le dimissioni. bisognerebbe vedere lo Statuto della coop in questione per vedere se ci sono procedure particolari, ma comunque non possono contraddire il principio che l'associazione è libera, se uno vuole, se neva.

nino

ho fatto parte di una cooperativa che nel suo piccolo segue lo stesso schema con la differenza che non paga da 5 anni.
I soci che non concordano con questo sistema si possono dimettere dalla cooperativa?
Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.