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Un parcheggio fuori luogo

Comitato Mobilità Sostenibile Trentino
I cipressi nell’ex cimitero di Riva

È stupefacente sapere che, in nome di una non ben identificata rigenerazione urbana, la Giunta comunale di Riva del Garda voglia realizzare un parcheggio interrato con circa 200 stalli, presso l’ex cimitero, abbattendo 81 cipressi che fanno parte della storia di quella parte della città. Con la mancanza di ogni visione strategica dello sviluppo urbanistico e di mobilità sostenibile all’interno del territorio altogardesano, si continua a perpetrare un disegno di cementificazione nel territorio.

È bene ricordare a questi signori che il suolo ha tre dimensioni, non due e che con questa opera di cementificazione underground si distrugge una porzione di territorio sopravvissuto alla devastazione degli ultimi decenni, abbattendo alberi utili, in ambito cittadino, a ridurre la CO2 e utilizzando tonnellate di calcestruzzo che invece la produce.

È poi doveroso ricordare che ogni tonnellata di cemento armato, utilizzato in superficie o in sotterranea, produce circa una tonnellata di CO2 e che non è possibile piantumare alberi di alto fusto a pochi centimetri dalle solette di cemento armato del parcheggio interrato. Questa opera inevitabilmente procurerà danni ambientali locali in questo angolo della città e scarso ombreggiamento.

Perché questa opera? Insieme ai parcheggi delle Terme Romane, al parcheggio all’ex Area Cattoi e ad altri che questa Giunta vuole ripristinare, si vuole costruire un altro parcheggio, esattamente in modo contrario agli enunciati fatti di un centro cittadino privo di auto private e realizzazioni di parcheggi di attestamento. Insomma, una visione miope autocentrica.

Il piano stralcio di mobilità sostenibile approvato dalla Comunità di Valle, senza l’approvazione del Piano Territoriale di Comunità e con una partecipazione popolare pressoché inesistente, in barba ad ogni normativa e legge provinciale, dimostra una visione misera e tutta tendente a salvaguardare solo gli interessi privati, ostentando i palliativi di verde pubblico e “polmoni verdi” inesistenti.

La cittadinanza è stufa di apprendere che si intende portare avanti un progetto di questo genere, utile solo ai progettisti e costruttori di tale opera.

Il Comitato Mobilità Sostenibile in Trentino è solidale con gli altri comitati e associazioni che si battono contro la realizzazione di questa opera ed auspicano politiche comunali e sovracomunali in fascia lago e in tutto il territorio altogardesano, veramente tendenti a realizzare uno sviluppo urbanistico più rispettoso dell’ambiente e del paesaggio e un sistema di mobilità sostenibile tendente a ridurre l’uso delle auto private nei centri urbani.

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