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Il futuro di Roncafort

Comitato Civico di Roncafort

Giovedì 31 maggio il Comitato Civico di Roncafort ha incontrato il sindaco di Trento, dott. Pacher.

Alla riunione erano presenti per la circoscrizione di Gardolo il Presidente signor Barbacovi e il consigliere signor Marighetti, e per l’ITEA il Responsabile Tecnico ing. Sbop.

In quella sede il Comitato ha espresso la ferma contrarietà della popolazione del sobborgo alla costruzione, proprio nel centro del paese, del mega complesso abitativo previsto dall’Itea e la altrettanto fema volontà di lasciare la zona a disposizione della comunità per la realizzazione della promessa "piazza", del previsto asilo nido e di un centro servizi.

Il Comitato ha fatto presente al sindaco che la edificazione del complesso ITEA così come progettato, contrasta con quanto da lui affermato nel suo documento piano 2001-2010, nel quale tra gli obiettivi vi è quello di riqualificare le frazioni con un particolare riguardo per la zona a Nord di Trento. Tale opera, se eseguita, toglierà al paese l’unico luogo a disposizione per la realizzazione della piazza e di un luogo di aggregazione all’aperto dove poter svolgere una qualsiasi manifestazione sociale.

Il Sindaco conveniva che lo spazio creato all’interno di tale complesso "residenziale" non potrebbe servire per gli scopi cui si chiede sia destinato, e quindi non porterebbe alcuna utilità agli abitanti della frazione.

Anche il Presidente della circoscrizione di Gardolo ed il delegato signor Marighetti sostenevano che tale progetto necessita di essere ripensato, che la circoscrizione aveva forse dato un parere favorevole alla realizzazione senza effettivamente valutare correttamente l’impatto che tale opera poteva avere sulla frazione di Roncafort e che se fosse oggi oggetto di discussione sarebbe sicuramente bocciato.

Al contrario l’ITEA nella persona dell’ing. Sbop, definiva tale opera una delle migliori progettate - paragonandola al parco di Matterello -, affermando che la stessa struttura (circa 80 appartamenti disposti per la quasi totalità parallelamente alla strada principale per una lunghezza di circa 130 metri.) si integrerebbe perfettamente con il resto del paese, e che lo spazio creato al suo intemo può tranquillamente fungere da piazza.

Ora ci si chiede perché se tutti - amministrazione e popolazione - concordano che tale complesso contrasta con le reali esigenze della frazione, e che la sua realizzazione comprometterebbe, irrevocabilmente, qualsiasi futura possibilità di riqualificazione del sobborgo, non si ferma questo progetto? Perché invece di stralciarlo, finché si è ancora in tempo, ci si nasconde dietro la facile scusa che ormai si sono spesi dei soldi per la progettazione (quanti ci piacerebbe saperlo)? Perché piuttosto che ammettere che si sta sbagliando, ci si ostina a spendere altri soldi (molti altri) pur di realizzare un opera che non piace e non è di alcuna utilità alla gente e contrasta con gli obiettivi di riqualificazione promossi dalla pubblica amministrazione? Il sindaco Pacher, alla fine della riunione, si è riservato alcuni giorni di tempo per poter valutare bene il problema, impegnandosi con la gente di Roncafort a partecipare ad una assemblea pubblica da tenersi entro il 25 giugno prossimo, quando speriamo chiarirà quale posizione intende assumere l’amministrazione comunale.