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Grisenti: sempre al lavoro!

WWF Italia Nostra

Come informa la stampa, l’assessore Silvano Grisenti ha presentato all’approvazione della Giunta Provinciale un "documento di mobilità" destinato ad aprire la via ad una serie imponente di nuove opere, stradali e ferroviarie, le quali, come si legge, "ridisegneranno il Trentino".

In sintesi: il prolungamento nel Trentino dell’autostrada Valdastico, il potenziamento della statale del Brennero, compresa la circonvallazione di Rovereto, il completamento a 4 corsie della strada della Valsugana, compresa la galleria tra i laghi di Caldonazzo e Levico, il potenziamento dell’interporto, il raddoppio della ferrovia del Brennero, il potenziamento della ferrovia della Valsugana e altro.

La presentazione del documento, che riflette fedelmente le preferenze di Grisenti, e non di lui solo, per le grandi realizzazioni e per i giganteschi lavori pubblici, viene stranamente a coincidere con l’entrata in vigore, alla mezzanotte del 15 febbraio, del "Protocollo di Kyoto".

Tale accordo internazionale, ratificato da ben 141 paesi, è volto a combattere, nell’arco di molti anni, il crescente inquinamento atmosferico del nostro pianeta.

L’ambizioso e costosissimo programma presentato da Grisenti non sembra in verità compatibile in alcun modo con tale impegno internazionale. Già oggi il Trentino, come testimoniano le cronache, soffre di un altissimo grado di inquinamento atmosferico, che le ben modeste misure di controllo finora adottate non sono state certo in grado di contrastare.

Già oggi il programma adottato dalla Giunta Provinciale, volto alla realizzazione di un grande inceneritore in località Ischia Podetti, suscita vivissime resistenze e proteste nella popolazione e nelle stesse amministrazioni comunali, perché ritenuto pericoloso per la pubblica salute e per la qualità dell’aria.

Già oggi il continuo consumo di territorio coltivabile, in nome di uno "sviluppo" funzionale unicamente ai grossi interessi economici, ha raggiunto un livello chiaramente intollerabile. In un tale scenario, logica conseguenza di una politica indirizzata ad uno sfruttamento delle risorse di base progressivamente accelerato, il " Piano Grisenti" si colloca come un ulteriore definitivo impulso verso la distruzione del territorio e dell’ambiente trentino.

Molto si è parlato e si parla dello sciagurato prolungamento dell’autostrada della Valdastico, e non sembra quindi necessario spendere al riguardo troppe parole. Osserveremo solamente come sul Trentino del 16 febbraio sia comparsa, naturalmente in forma di vaga ipotesi, l’intenzione dei promotori di proseguire l’opera verso ovest, oltre il lago di Garda.

L’autostrada della Valdastico rappresenta però solo un tassello delle opere in programma, in una prospettiva ben altrimenti inquietante.

Non risulta infatti che l’assessore Grisenti abbia operato una qualsiasi scelta tra il traffico ed il trasporto su strada e l’alternativa prioritaria del trasferimento del medesimo su ferrovia. In mancanza di una scelta tra tali opzioni, tra loro incompatibili, è doveroso chiedersi quale costo, in termini finanziari e di consumo di territorio e di inquinamento ambientale, comporterà l’annunciata quadruplicazione della ferrovia nel tratto Verona-Fortezza, della quale peraltro non si conosce ancora il tracciato. E’ evidente che sarà necessario chiarire e pubblicizzare le previsioni progettuali e coinvolgere la popolazione, al di là ed al di sopra della mitica Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.).

Ci si chiede ancora quali ulteriori conseguenze determineranno i contemporanei progetti stradali, dei quali già oggi appaiono evidenti la pesantezza e le gravi controindicazioni in termini ambientali: basti pensare all’ingiustificata amplissima occupazione della piana tra Pergine e S. Cristoforo, al massacro dell’ambiente tra Trento e Cadine, all’enorme svincolo in località Marinaio a Trento sud.

Il programma Grisenti appare quindi in evidente contrasto con le necessità di difesa dell’ambiente, nonché con gli obblighi internazionali assunti dall’Italia.

Le Associazioni ambientaliste W.W.F. ed Italia Nostra rendono pubblico con il presente comunicato il proprio vivissimo allarme, chiedono al mondo politico ed alla popolazione tutta di valutare le irreparabili conseguenze che l’adozione del "Piano Grisenti" comporterebbe sul piano ambientale, ed invitano la nostra collettività ad adoperarsi per impedirne l’entrata in vigore.

Riaffermano il proprio rifiuto per una politica, quale è la presente, basata su di un illimitato, crescente sfruttamento delle risorse ambientali di base.

dott. ing. Paolo Mayr
presidente della sezione trentina di Italia Nostra
dott. Francesco Borzaga
presidente del WWF del Trentino-Alto Adige