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QT n. 9, settembre 2018 Cover story

Per cosa si vota?

Un test politico, per i candidati e soprattutto per i nostri lettori ma non solo: per parlare, finalmente, di cosa, in Trentino, si dovrà fare.

Come scriviamo nelle pagine precedenti, le scombinate trattative che hanno portato alle aggregazioni elettorali nulla hanno avuto a che fare con i propositi di governo. Ci si è divisi, alleati, accapigliati, pacificati, in nome dei posti in lista, alla ricerca della pole position per la corsa elettorale. Dei tanti litigi, nessuno ha riguardato un qualche punto programmatico. Fermo restando che chi è con la Lega non può essere “buonista” con gli immigrati, tutto il resto non interessa. Noi invece proviamo ad introdurre quello che dovrebbe essere il vero argomento: per cosa (non per chi) si vota? Per quali provvedimenti, politiche, che segneranno il Trentino nei prossimi cinque anni?

In questo progetto coinvolgiamo anzitutto i nostri lettori, ma, attraverso il web, gli elettori, nel maggior numero possibile.

Abbiamo preso come ispirazione quanto già sperimentato da Openpolis (un osservatorio civico della politica italiana, vedi www.openpolis.it) attraverso “voisietequi”, un test politico elettorale – sperimentato, tra l’altro, nelle Europee del 2014 e nelle Comunali di Milano del 2016 - che “aiuta a capire prima delle elezioni quali candidati rappresentano di più le proprie posizioni politiche”.

Un test basato sui programmi, e che verifica quale struttura politica, in base ai programmi, non alle persone o alle ideologie, è più vicina alle aspettative dell’elettore.

In sostanza si tratta di 20 affermazioni programmatiche, scelte tra le più caratterizzanti e divisive, sulle quali l’elettore che vorrà fare il nostro test dovrà esprimere il proprio livello di consenso. Ad esempio, prendiamo la terza domanda, semplice ed immediata: “Con la cultura non si mangia. Spese come quelle per il Festival dell’Economia vanno cancellate”. Il nostro elettore dovrà rispondere con il suo assenso o dissenso (in sei gradazioni, da “molto favorevole” fino a “molto contrario”) alla frase di cui sopra.

Contemporaneamente – o meglio, in una fase precedente – noi avevamo sottoposto la stessa domanda ai vari candidati alla presidenza della Provincia: si verificherà così la distanza dell’opinione del cittadino da quella dei diversi candidati. Tutto questo va moltiplicato per 20, il numero delle domande. Alla fine si avrà, rappresentata graficamente, la distanza dell’elettore da ogni candidato.

Ovviamente tutto questo avviene on line, e l’esito appare in tempo reale, alla fine del test.

Quali gli scopi di questo test? Ripetiamo, è un test, non un sondaggio: infatti (oltre alla proibizione dei sondaggi in periodo pre-eleettorale) c’è una caratteristica fondamentale che impedisce di parlare di sondaggio, il fatto che il campione non sarà rappresentativo dell’elettorato, il test lo farà chi ne verrà a conoscenza, sarà interessato, avrà tempo e voglia...

Detto questo, la nostra iniziativa intende spostare l’attenzione, come annunciato in apertura, dalla politica degli accordi a quella dei programmi. Basta con Rossi, Daldoss, Civettini, Pd, Upt, Ucd... non se ne può più! Parliamo di turismo, agricoltura, ambiente, oltre che – ovviamente – di immigrati. E su questo misuriamo le candidature, su questo valutiamo il voto.

Operativamente. Nella pagina a fronte presentiamo le venti domande. Le abbiamo scelte in maniera da coprire, se non tutti, un ampio ventaglio di problemi. E in modo che non si prestino – soprattutto da parte dei candidati - a risposte di comodo: tutti sono per l’Autonomia, il progresso, la salute, la pace nel mondo; abbiamo formulato frasi divisive, che impongano il più possibile scelte chiare.

In passato si è potuto vedere come le forze politiche che si erano espresse in questo tipo di questionari, e magari avevano avuto il consenso degli elettori, nel giro di pochi mesi avevano cambiato completamente orientamento. Sarà utile vedere, fra qualche mese o qualche anno, da una parte l’evoluzione degli orientamenti, dall’altra il passaggio dalle dichiarazioni ai fatti.

Si potrà accedere al test (realizzato attraverso un nostro specifico lavoro di elaborazione informatica) all’indirizzo 20domande.questotrentino.it.

La pagina sarà operativa con il 1° ottobre (dobbiamo completare il lavoro informatico, e soprattutto, inserire le fondamentali opinioni dei candidati, alcuni dei quali peraltro non sono ancora definitivi). I vostri personali risultati poi li conoscerete in tempo reale; quelli invece aggregati, dell’insieme degli elettori che vorranno partecipare, li renderemo noti nel numero di novembre, a elezioni avvenute. E forse potrà essere anche un modo non banale per commentare i risultati elettorali.