Permane la cultura partitocratica delle nomine negli enti pubblici, con in più l'affacciarsi di pulsioni etnico-territoriali ("un trentino alla presidenza!").
Ma, oltre l'ultimo svarione di Dellai (sulla presidenza dell'A22), il problema di chi e come si nomina permane.
Cosa ne pensano studiosi, sociologi; cosa si ripromettono i politici.
Nomine all’Autobrennero, PiRuBi, Jumela, caso Molinari... La triste parabola di un centro-sinistra che sopravvive a se stesso: senza un programma condiviso, senza idealità, rimane solo la voglia di poltrona.
L’asse del Brennero, la (non)politica europea del traffico, le esigenze delle popolazioni locali, il dispendioso potenziamento di una linea del tutto sottoutilizzata. Come affrontare una situazione caotica e spendere meglio troppi soldi.
Lo scandalo della sede dell'Autobrennero, perchè rappresenta una perdita di credibilità per tutto il Trentino, e come è correlato agli affarismi della Margherita. Nonostante gli ultimi slanci etici di Dellai.
Il diverso (e nocivo) modello di sviluppo cui sembra ora orientarsi il Trentino: per puro caso, come ricaduta di traffici di poltrone. Opinioni nel mondo politico.
Valdastico: la Corte Costituzionale ha stabilito che l’intesa fra la Provincia e lo Stato è indispensabile per la costruzione, non per il progetto. Un modo originale per sprecare denaro pubblico...
Il braccio di ferro con il ministero e i gestori della A22 continua, di mezzo anche posti nel consiglio direttivo e milioni di euro di risorse per i territori e l’ecotassa per i tir inquinanti.
L'Autobrennero, ormai al collasso, progetta nuovi scenari per la mobilità del futuro. Ma il governo provinciale, seguendo il modello lombardo-veneto, pensa solo a nuove strade
Per il matrimonio dell’ad di A22 (il doppio dello stipendio di Mattarella) la sindaca leghista e indicata nel consiglio dell’Autostrada, transenna un tratto di lungolago.