Su centrali e energia elettrica si è avviata una partita di qualche migliaio di miliardi. Il difficile passaggio dagli anni del monopolio (Enel) e delle piccole rendite di posizione (municipalizzate) alla liberalizzazione e al mercato globale. Proviamo a capirci qualcosa.
L’energia solare non soltanto per lo scaldabagno di casa. Intervista al premio Nobel Carlo Rubbia, presidente dell’ENEA. Da L’altrapagina, mensile di Città di Castello.
Gli eventi - per lo più sconfortanti - dell’estate sudtirolese. Dalla (ironica?) solidarietà alla delinquenza, alla mancata svendita dell'azienda elettrica, alla crisi del welfare.
E inoltre: le multe alle grandi aziende (a iniziare da Eni e la sua politica di non aumentare l'importazione di gas algerino per tener alti i prezz)i, la vendita dei farmaci e una pubblicità ingannevole.
Nuove tecnologie, sensibilità ambientale, politiche adeguate: i grandi risulatati possibili sul fronte dell’inquinamento e del risparmio energetico. Tra fliliera del legno, Distretto Tecnologico, protocollo di Kyoto, un settore centrale nel prossimo futuro.
Dopo anni di vita stentata, dedicata solo ai fornelli di cucina, il metano si sta affermando anche nei trasporti come combustibile più economico e sicuro. Dopo Lombardia e Piemonte anche il Trentino si sta dando da fare.
A gennaio abbiamo parlato di centrali a biomassa: forse siamo stati un po’ approssimativi, visto che non avevamo a disposizione dati recenti, esponendoci a critiche ambientaliste. Ora ne sappiamo di più.
Costi, prestazioni, autonomia, rispetto dell’ambiente: l’auto elettrica - o ibrida, ha indubbi vantaggi. Purché quella elettricità sia prodotta in modo “pulito”...
Centrali idroelettriche: acquistarle o darle in concessione? Su questa scelta cruciale il dibattito politico è quasi inesistente. Le posizioni di due consiglieri di opposizione e il silenzio della Giunta.
I grandi interessi che da qui al 2024 si muoveranno per mettere le mani sulle nostre concessioni idroelettriche hanno battuto un colpo. Per ora solo attraverso gli “amichevoli consigli” dell’Autorità garante della concorrenza, a cui la legge provinciale non piace.